L'ordine è un bisogno
Le routine per l'autonomia del bambino
I bambini piccoli, fin dalla nascita, hanno bisogno di ordine e di routine che scandiscano i momenti della giornata e che li aiutino a comprendere quello che accade attorno a loro, in un mondo nel quale si sono ritrovati con la nascita, da un momento con l’altro, e che non comprendono appieno.
Per loro è tutto nuovo: necessitano perciò di punti stabili e fissi che offrano senso di sicurezza e che permettano loro di concentrarsi sui loro apprendimenti, senza doversi preoccupare di ciò che si modifica continuamente nell’ambiente circostante.
I bambini sono abitudinari, apparendo ai nostri occhi di adulti a volte quasi maniacali.
Desiderano, ad esempio, che le cose siano sempre sistemate ordinatamente al loro posto e, quando giocano a “nascondino”, si nascondono ogni volta nello stesso angolo di casa.
Maria Montessori ha identificato il “periodo sensitivo dell’ordine”, che si colloca tra gli zero ed i tre anni, caratterizzato proprio dal fatto che il bambino manifesta il bisogno di ordine nell’ambiente che lo circonda.
Se tale bisogno non viene soddisfatto e il piccolo vive nel disordine, sperimenta un disagio che si esprime solitamente con pianti. L’adulto chiama molto genericamente “capricci” queste reazioni, senza capirne la causa.
I genitori hanno il compito di garantire l’ordine stabilendo, appunto, delle routine nell’arco della giornata.
Le routine di base sono quelle relative ai pasti, al sonno, all’igiene personale, alla vestizione e all’addormentamento che ogni famiglia organizza nella maniera ritenuta più adatta a garantire il benessere di tutti i componenti.
Le routine sono flessibili, cioè variano con la crescita del bambino e al modificarsi delle sue esigenze. Le routine non si stabiliscono a caso, ma solo dopo un’attenta osservazione di quello specifico bambino, perché ciò che vale per uno può non funzionare per un altro.
Le routine non solo infondono sicurezza e rispondono al bisogno di ordine, ma aiutano il bambino anche a comprendere lo scorrere del tempo e ad anticipare ciò che accadrà. Infatti, i bambini vivono nel presente, nel qui ed ora, non hanno percezione come noi del passato, del futuro e del tempo che scorre.
Le routine creano dipendenza?
Assolutamente no, anzi, è il contrario! Le routine, come abbiamo detto, rispondono ad un bisogno naturale del bambino e contribuiscono a renderlo autonomo.
Il bambino osserva il genitore nelle sue azioni e man mano impara a svolgerle da solo, un pezzettino alla volta, fino a compiere quell’azione in completa indipendenza.
E se ci sono imprevisti?
Se ci sono imprevisti, come è normale che sia, non importa.
L’importante è che la routine sia la regola, non l’eccezione.
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