Parla, ti ascolto…
Spesso noi adulti ci lamentiamo del fatto che i nostri bambini e ragazzi non ci ascoltano, figli o alunni che siano. Il bambino che a casa fa ciò che vuole e non ubbidisce, lo studente che in classe proprio non ne vuole sapere di seguire la spiegazione… ma noi adulti siamo proprio sicuri di essere noi, per primi, in grado di ascoltare?
Non è scontato essere in grado di fare ciò, soprattutto in modo attento e non superficiale.
Ecco quindi alcuni consigli pratici che possono aiutarci a migliorare le nostre capacità di ascolto:
- soprattutto nel caso di bambini piccoli, abbassiamoci e mettiamoci al loro livello in modo da stabilire il contatto visivo, necessario per una buona comunicazione ed un ascolto efficace;
- stabiliamo un clima rilassato e sereno che favorisca il dialogo, rispettando i tempi del bambino (che non sono i nostri, guidati dalla fretta!);
- creiamo momenti in cui ci si racconta e ci si ascolta reciprocamente con attenzione: non riempiamo il bambino di domande, ma avviamo il dialogo raccontando qualcosa di noi stessi, di ciò che ci piace, di un fatto accaduto che possa interessare anche al bambino e che lo invogli ad intervenire nel discorso;
- verbalizziamo le emozioni che emergono dalla comunicazione, con espressioni come “Sento che sei arrabbiato…”, “Mi sembra che tu sia contento…”, per far capire al bambino che stiamo ascoltando e comprendendo a fondo ciò che ci sta raccontando e, cosa non meno importante, siamo partecipi del suo sentire.
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