Per una casa montessoriana

Parte 2

Nel post precedente avevo parlato della figura di Maria Montessori, del suo metodo educativo ancora molto attuale e riconosciuto a livello internazionale e che si sta fortunatamente riscoprendo anche in Italia.

Il metodo Montessori è utilizzato nelle scuole, dagli asili nido alle superiori, ma può essere applicato anche nei vari ambienti della casa. Come?

Di seguito vi darò alcune semplici indicazioni, stanza per stanza, per rendere l’ambiente domestico un po’ più “montessoriano” e a misura di bambino con l’obiettivo di far diventare quest’ultimo libero ed autonomo.

Ingresso

All’ingresso è possibile allestire un angolino con un appendiabiti ad altezza bambino e un piccolo spazio dove posizionare le scarpe, in modo che il piccolo possa essere autonomo nel mettere e togliere il cappottino e le scarpe quando si esce di casa e quando si rientra.

I bambini, in genere, amano guardarsi allo specchio: perché non aggiungere un piccolo specchio alla sua altezza nel quale possa guardarsi mentre si “sistema” prima di uscire?

Cucina

Qualche tempo fa avevo parlato dell’importanza di cucinare insieme ai bambini e di coinvolgerli nella preparazione dei pasti in famiglia. In ottica montessoriana, è utile rendere il bambino autonomo anche in cucina (sempre facendo attenzione alla sua sicurezza!).

Si può predisporre una scaletta o uno sgabello per consentire al bambino di arrivare all’altezza del piano di lavoro e aiutarci, ad esempio, a tagliare le verdure con un coltellino sicuro per bambini; è utile porre su un ripiano o in un cassetto ad altezza bambino le stoviglie sicure che lui utilizza, in modo che sia autonomo nell’aiutarci a preparare la tavola.

Inoltre, si possono porre le merende in una dispensa bassa così che (dopo aver chiesto il permesso all’adulto) il bambino possa andarle a prendere da solo.

Bagno

Come detto, i bambini di solito amano guardarsi allo specchio. Quindi, si può pensare di predisporre anche qui uno specchio ad altezza bambino oppure più semplicemente si può utilizzare una scaletta/sgabellino per permettere al piccolo di arrivare a osservarsi nello specchio “dei grandi”.

Perché guardarsi allo specchio? Per fare le smorfie, per vedere che la faccia è sporca e quindi pulirsi da soli, per iniziare a lavare i denti in autonomia (con la supervisione dell’adulto), per pettinarsi... e tanto altro.

Cameretta

Anche la cameretta è un ambiente che, ben pensato e organizzato con metodo e ordine, può dare ampi spazi e di autonomia e di libertà al bambino.

Tempo fa avevo già parlato della necessità di fare della cameretta un ambiente ordinato e di come organizzare i giocattoli secondo la prospettiva montessoriana: no agli scatoloni pieni di troppi giochi messi alla rinfusa, sì a pochi giocattoli che interessano il bambino in quello specifico momento della crescita disposti con ordine e facilmente raggiungibili autonomamente dal piccolo.

La regola dell’ordine vale anche per i vestiti: si possono riporre nell’armadio ordinatamente e ad altezza bambino; la sera si possono scegliere insieme gli abiti per il giorno dopo e metterli “a vista” fuori dall’armadio in modo che il bambino sia spronato a vestirsi da solo.

E per il sonno che cosa ci propone il metodo? Esiste il lettino montessoriano, che ricorda il futon giapponese: si tratta di un lettino basso (massimo 20-25 cm da terra) senza sbarre in modo che il bambino possa salire e scendere dal letto in completa autonomia e quando vuole, non solo per dormire, ma anche ad esempio per giocare o per sfogliare i libri. Si può posizionare un tappeto morbido per evitare che il bambino si faccia male nel caso cada dal letto.

Zona verde

Maria Montessori ha sempre sottolineato l’importanza educativa del rapporto bambino-natura, prevedendo nel proprio metodo attività da svolgere nell’orto e in giardino.

Il bambino deve vivere la natura e farne esperienza diretta perché da essa impara ad esempio a prendersi cura di piante e animali, apprende il ciclo vitale delle piante, il trascorrere del tempo e il susseguirsi delle stagioni.

Quindi anche a casa, a seconda delle possibilità offerte dagli spazi, ben vengano il giardino e l’orto da coltivare, una piantina in casa da curare, un animale domestico. E ben vengano anche le passeggiate nella natura!

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